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QUANDO L'IMPROVVISAZIONE SUPERA LA REALTÀ...

  • Immagine del redattore: monogram
    monogram
  • 27 gen 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Come avrai capito, la mia lotta contro gli improvvisati serve a rendere giustizia ed a fare chiarezza intorno a quei dettagli che troppe volte vengono volutamente omessi oppure utilizzati come leve misteriose azionate al solo fine di imbrogliare il cliente.

Sono certo di non essere il solo ad aver buttato l'occhio su brutti lavori:

grafiche con parti del corpo tagliate (mani, capelli, piedi)testi illeggibili a causa del mancato contrasto con lo sfondoimpaginazioni decentrate e fuori margine.Questi sono alcuni elementi che mi ritrovo a dover combattere per porre rimedio ai disastri grafici degli improvvisati.

Ma non voglio parlarti di questo.

Mi preme spiegarti il significato di un altro codice utilizzato a casaccio: DPI.

Lo farò in modo lineare, perchè partendo dai DPI arriveremo a parlare di Pixel e Vettori.

DPI è l'acronimo Inglese di DOTS PER INCH.

Tradotto in Italiano assume il significato di PUNTI PER POLLICE. Detta così è grossolana, lo sò.

Non temere, adesso chiarirò tutto.

La qualità di un'immagine stampata è direttamente proporzionale alla quantità di punti (dots) di stampa. Va da sè che un'immagine con pochi DPI, se ingrandita, risulterà sgranata.

La miglior definizione è data dal valore 300 DPI, che, guarda caso, indica l'alta risoluzione di stampa.

ATTENZIONE!

Non vanno confusi/scambiati DPI e PPI.

I PIXEL PER INCH (pixel per pollice) vanno presi come riferimento esclusivo per il web! Su monitor infatti, che si imposti 1 o 1 milione di pixel, non noteremo alcuna differenza nella grafica, se non nel peso del file!

Il pixel va preso con le pinze: immagini con alti valori di lunghezza e larghezza non garantiscono un'ottima resa di stampa nel grande formato!

Il solo valore da prendere in considerazione è DPI.

Visto che ti ho parlato di punti di stampa e di pixel, è bene chiarire le differenze (ai fini della stampa) tra immagini raster ed immagini vettoriali.

Partiamo dal pixel.

Un pixel è un campione che contiene informazioni grafiche. O meglio ancora: è il dato più piccolo di un'immagine, con valori precisi dati da posizione, colore ed intensità sulla griglia reticolare del monitor.

Quando si parla di immagine raster si intende dunque composizione di tot pixel. Più pixel conterrà, più l'immagine sarà definita e scalabile. All'aumentare dei pixel, aumenterà in maniera spropositata anche il peso del file in megabyte.

I vettori sono invece punti, disposti su una griglia algebrica.

Indipendentemente dalla risoluzione dell'immagine, il vettore non perde mai qualità. Il peso del file resterà invariato e ci sarà sempre la possibilità di modificare ogni singolo tracciato.


 
 
 

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